L’immobilizzatore spalla-braccio viene utilizzato a seguito di lussazioni, fratture, traumi o interventi chirurgici alla spalla e all’omero. A differenza di un reggibraccio, non si limita a sostenere il peso dell’arto, ma lo mantiene vicino al torace, grazie a fasce che avvolgono busto e braccio. Così si riducono i movimenti che potrebbero disturbare i tessuti in via di guarigione. La scelta del modello, l’inclinazione dell’arto e il tempo di utilizzo devono sempre essere indicati dallo specialista: è lui a conoscere la situazione clinica e a stabilire quanto immobilizzare e per quanto tempo.
Immobilizzatore spalla-braccio: istruzioni pratiche per indossarlo senza errori
La domanda che tutti si pongono dopo la prescrizione medica è: come indossare l’immobilizzatore spalla-braccio? Di solito la prima applicazione viene fatta in ambulatorio, ma è importante imparare a gestirlo in autonomia. Il gomito deve appoggiare bene nella parte inferiore del tutore, senza scivolare fuori o rimanere sospeso. L’avambraccio, in genere, resta parallelo al pavimento o leggermente sollevato, secondo la prescrizione.
Le fasce che avvolgono il busto vanno chiuse in modo da aderire bene, ma senza esagerare: devi sentirti sostenuto, non schiacciato. Le spalline richiedono un po’ di pazienza per essere regolate: se sono troppo corte, il peso si concentra sul collo e può comparire tensione cervicale.
Un leggero senso di contenimento è normale, ma se noti formicolii alle dita, mano fredda o gonfia, dolore diverso dal solito, è bene rivedere la regolazione e, se i disturbi non passano, contattare il medico o il fisioterapista.
All’inizio può aiutare usare uno specchio o farsi affiancare da un familiare. Ripetere sempre la stessa sequenza di chiusura e apertura, quasi fosse un piccolo rituale, rende tutto più semplice e riduce l’ansia di “sbagliare”.
Come muoversi, vestirsi e dormire con il tutore spalla-braccio
Indossare un immobilizzatore spalla-braccio nella vita di tutti i giorni richiede un po’ di adattamento. Per vestirti, di solito è più semplice scegliere capi larghi o con apertura frontale, infilando per prima la manica dal lato immobilizzato. Anche i movimenti quotidiani — come alzarti, sederti o afferrare oggetti — vanno eseguiti con calma, cercando di non sollecitare la spalla.
Per dormire può essere utile appoggiare la schiena a un paio di cuscini o sostenere il gomito con un cuscino aggiuntivo: in questo modo la zona resta più stabile e il dolore tende a ridursi durante la notte.
Igiene personale e piccoli accorgimenti per sentirti più comodo
L’igiene può risultare complicata, ma organizzandosi si semplifica tutto. Se il medico ti permette di togliere il tutore per brevi momenti, fallo mantenendo la spalla il più ferma possibile e, se serve, chiedendo aiuto. Può essere utile eseguire movimenti leggeri delle dita e del polso per mantenere attiva la circolazione.
Controlla anche che le fasce del tuo immobilizzatore spalla-braccio non siano troppo strette e che non compaiano arrossamenti o fastidi: un minimo di adattamento è normale, ma se il dolore aumenta o senti formicolii persistenti è bene parlarne con lo specialista.